29 gennaio 1995 ucciso da ultrà milanisti Spagnolo, un tifoso genoano
Sono passati anni da quel 29 gennaio 1995 in cui Vincenzo Spagnolo, un tifoso genoano, rimaneva ucciso da una coltellata di un ultrà milanista prima di Genoa – Milan.
Un 24enne, una vittima, un’ altra..un ragazzo come noi.
Oggi si è svolta una cerimonia commemorativa prima del match Genoa – Napoli allo stadio Luigi Ferraris di Genova per ricordare Vincenzo. Erano presenti i genitori di ‘Spagna‘, Cosimo e Lina, il capitano del Genoa Marco Rossi, che ha deposto un mazzo di fiori sotto la Gradinata Nord, ed un gruppo di tifosi. Il ricordo commosso, proprio oggi che è stata anche celebrata una festa per il gemellaggio 30ennale trai tifosi napoletani e la gradinata nord. Al fischio d’inizio un grande striscione con scritto ’30’ e tanti cartoncini rossi e blu e dai nomi delle due squadre è stato esposto dai tifosi del Genoa.
Noi vogliamo ricordare Spagnolo con le note di questo pezzo “Ritmo Della Barricata“, dei Vento Dall’Est, un gruppo fondato da Sigaro nel periodo in cui si era sciolta la Banda Bassotti (ribadendo ancora una volta che non abbiamo intenzione di parlare di politica su Football a 45 giri, ma solo di calcio e musica).
Il 29 gennaio 1995 ed i giorni seguenti l’ opinione pubblica si scosse, gli ultras si incontrarono per discutere con la politica e le forze dell’ ordine, tutti a cercare soluzioni o a scambiarsi accuse. Ma da allora è cambiato qualcosa in meglio?
Purtroppo Vincenzo non è stato l’ ultimo a lasciare i suoi cari, possiamo purtroppo contare ancora diversi ragazzi deceduti per una partita di calcio.
Sono trascorsi anni da quel tragico giorno ed ho ancora tanti ricordi che mi tornano in mente come lampi, come trafiletti di agenzie:
- “Spagnolo accoltellato dal milanista Simone Barbaglia fuori dallo stadio Ferraris”
- “i tifosi genoani rimossero bandiere e striscioni e chiesero la sospensione della partita, saputa la tragica notizia”
- “ore di tensione e scontri per le vie di Genova. La polizia bloccò all’ interno del settore i tifosi rossoneri fino alle ore 23″
- la stampa, la radio, la tv tutti a parlare di questa tragedia e c’è chi prese la palla al balzo per muovere la solita critica al mondo degli ultras, focalizzando sulla guerriglia che imperverso nelle ore successive alla morte di Vincenzo
- “trovato il colpevole. La banda del Barbour, un gruppo di ragazzini ben vestiti e ben armati
- “lo scontro avvenne alle 13.45 all’ altezza di Marassi, al “Gazebo”, vicino alla sede del Coordinamento club rossoblu’.”
- La gazzetta dello sport: “Basta lame, basta infami”
- “sospendete il campionato”, ma il football si fermò solo per una domenica..
- Simone Barbaglia condannato, in ultimo grado, a 16 anni e sei mesi
“Vivere nel cuore di chi resta non è morire”.