I cori da stadio: l’ingrediente che rende il calcio lo sport più bello al mondo!

Un intenso viaggio alla scoperta di quelli più belli e magici


“Sono quasi le 18:00 ed è ora di muoversi perché è sempre meglio arrivare con un po’ di anticipo allo stadio per evitare il traffico, la fiumana di tifosi che arriverà di lì a breve e per gustarci i cori dei supporter più accaniti già assiepati in curva”. Questa frase tratta da un dialogo immaginario, ma forse non troppo, riassume brevementequanto sia frenetica e bella la vitadi quei fedelissimi che non si perdono neanche una partita della propria squadra del cuore ed al tempo stesso sono come “dipendenti” dall’atmosfera da stadio. Respirare la magia di questo luogo di culto calcistico, udendo e partecipando attivamente ai canti da brividi che intonano gli aficionados, è la quintessenza dello sport più bello in assoluto: per noi lo spettacolo della palla che rotola inizia infatti quando le persone si uniscono idealmente in un abbraccioa sostegno del team per cui stravedono, nel momento in cui sventolano bandiere e, appunto, cantano a squarciagola. “This is football”potremmo dire! Il calcio non giocato è dunque l’architrave che sostiene la nostra disciplina sportiva preferita. Va bene che schierare fenomeni in campo è uno dei motivi principali per cui il calcio continua ad essere seguito daisupporter di tutto il mondo, ma i veri protagonisti sono e rimangono semprei tifosi con i loro cori. Detto ciò, ora vogliamo, insieme a voi, intraprendere un intenso viaggio alla scoperta dei canti da stadio più belli. Pronti?

Dalla Bombonera ad Anfield Road: quante emozioni!

Rechiamoci senza perdere tempo in Inghilterra e precisamente ad Anfield Road, dimora dei Reds di Liverpool. L’atmosfera che si respira ogniqualvolta si ode “You’ll never walk alone”, forse il coro più conosciuto, coinvolgente ed emozionanteal mondo, è letteralmenteunica. Il calcio giocato acquista come un’aura di sacralità e nobiltà quando i tifosi di ogni squadra, in questo caso quella di Salah e compagni, si lasciano completamente andare, divenendo una sola voce e pulsando quasi fossero un solo cuore in nome del football. Ciò che conta in questi casi non èchi vincerà l’Europeo 2020 o chi trionferà in una qualsiasi competizionecome può essere la bellissima Premier League -è irrilevante – ma riscoprire la natura del pallone nella sua essenza più primigenia, condividendola con il tifoso seduto lì accanto. Meno famoso, ma di sicuro impatto, è il coro dei supporters del Boca Junior che, all’interno della Bombonera, sostengono i propri beniamini cantando:”Dale, dale, dale, dale Boca, Dale, dale, dale, dale Bo, Dale…” Come ben sapete questo stadio, da 49000 posti a sedere, è uno dei più caldi di tutto il Sud America, quindi immaginatevi che spettacolo si crea quando vengono intonate queste note. Non dimentichiamoci di visitare metaforicamente anche la casa del Celtic di Glasgow, luogo in cui viene recitato, durante ogni match, il seguente coro:”When i see you Celtic, I go out of my head, i just can’t get enough, I just can’t get enough…”. Se amate la musica irlandese, il Celtic Park è il posto che fa per voi.Da non perdere infine – cercatelo su Internet se potete perché merita- è il corodedicato al Rosenborg, team norvegese che spesso gioca anche in Europa, dal titolo “Shala-la-la-la oh Rosenborg”. Nel 2015, dopo la vittoria dei bianconeri di Trondheim in campionato con tre giornate di anticipo, questo canto è diventato letteralmente virale.

I cori sono tutti belli quando sono genuini

Avremmo potuto menzionare altri cori da stadio, ma per brevità di spazio ci siamo limitati a quelli chesecondo noi risultano essere davvero imperdibili. Ricordate: in generale tutti I canti dei tifosi sono belli, poiché ammantati da una magia indescrivibile che solo chi ama il calcio a 365° riesce a cogliere fino in fondo, quando però sono genuini. Non siamo bacchettoni – i sani sfottò contro gli avversari ci stanno eccome- ma ci preme sottolineare che intonare slogan offensivi di qualsiasi tipo e verso chiunque stia in campo non è tollerabile in alcun modo.Ciò rappresenterebbe la sconfitta di uno sport, il football, che invece merita di continuare ad essere celebrato con genuinità e con spensieratezza.

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