La bandiera oi! tra i tifosi della Nazionale
Una bandiera tricolore nel settore dei tifosi della nazionale di calcio italiana cita la musica della sottocultura skinhead.
La foto che abbiamo scelto è relativa alla partita Italia v Ucraina a Losanna, nello stadio Olympique de la Pontaise, del 2006, un match pre mondiale. Eh, già erano i tempi d’oro degli Azzurri, la squadra che ha vinto la Coppa del Mondo di calcio in Germania, al grido de “il cielo è azzurro sopra Berlino!”.
I tempi mitici non soltanto per quel che riguarda il calcio giocato, ma anche il seguito della Nazionale. Sugli spalti, “incominciava” ad esserci un bel manipolo di persone a rappresentare il “bel paese”, troppo spesso, precedentemente, seguito dai esemplari che non ne rendevano bene l’idea…insomma, l’italiano non è mica soltanto il parruccone! Qualche anno prima del Mondiale Germania 2006, il settore tricolore si colorava di tante bandiere con scritto soltanto la città d’appartenenza..un po’britannica come cosa..bellissima!
Lo so, dietro allaNazionale c’è il solito menefreghismo o lo scetticismo; c’è chi dice che si tifa solo la squadra di club, c’è chi non si sente rappresentato dagli azzurri, chi contesta la Lega, chi prende le distanze da coloro che seguono l’Italia etc…ma a noi quel manipolo dei primi anni 2000 piaceva.
oi!
Tra le tante “pezze” e gli stendardi esposti allo stadio, tra i tifosi dell’Italia, ce ne è una con una scritta particolare, nello spazio bianco tra il verde ed il rosso, non riporta il nome della città, ma la scritta “oi!” a rappresentare lo spirito sottoculturale. L’oi! è la musica degli skinheads!
Ma non solo, interessa anche altre sottoculture, come il punk e le varie derive e revival. L’oi!, anche comunemente conosciuto come street punk, è un genere musicale che si affaccia nel 1978 e che ha il suo plendore fino al 1983…ma che continua ad affascinare giovani di tutto il mondo ed a sfornare band valide.
“Hey you!” quesato il significato della parola “oi”, nata dal dialetto cockney londiense. Un genere caratterezzato da batteria, basso, chitarra e voce, con tanti cori tipo stadio, ma più che altro da testi che trattano la tipicità dell’esistenza dei working class kids, alcool, calcio, violenza, sobborghi, lavoro che non c’è, tatuaggi etc…
Sham 69 per primi, poi Cock Sparrer su tutti e Cockney Rejects, Angelic Upstarts, The Exploited, The 4-Skins…quante band gloriose!
Doveroso citare oltre agli skins, gli herberts, subcultura sempre originaria del mondo inglese, dedita all’ascolto della musica oi! e molto legata alla vita di gradinata e del tifo calcistico.
Se vuoi lasciare il tuo commento, o raccontare una delle tue esperienze al seguito degli azzurri, scrivi!
La Redazione di Football a 45 giri chiude questo piccolo articolo con la canzone dei Cockney Rejects Oi Oi Oi, pubblicata in vinile nel 1980 per l’etichetta EMI:
Hear that cry throughout the streets, we know just what it means
And even to the ignorant, it ‘aignt what it seems
Through every city backstreets, the kids from all around
They all come to join the fun, cause they know the sound
They all try to ignore us, but we won’t let ‘em win
The wankers try to put us down, but we will smash them in
Cause we all say, that they’re full of shitAnd we’re running down the backstreets
Oi! Oi! Oi!
And we’re running unafraid
Oi! Oi! Oi!
Cause we all know that’s the sound of the streetsAnd we’re running down the backstreets
Oi! Oi! Oi!
Got our martins on our feet
Oi! Oi! Oi!
And you’re all running down the backstreets with meThe kids they come from everywhere, the east end’s all around
Cause they all know what it means, when they hear the sound
You know what to do, when you hear the call
Put your boots and earrings on, and kick down that fucking wall
You can listen to politicians, they’ll lead you astray
You’re gonna see the light and your gonna see the way
And we all know that there’s nothing like us