Il calciatore che esulta con la musica di Aserejé
Pensando ad un calciatore e la musica di Aserejè torno indietro di 15 anni e mi ricordo l’esultanza di Claudio Lopez, attaccante della Lazio primi anni 2000.
Questi sono pensieri casuali che ti fanno ricordare avvenimenti che pensavi di aver rimosso ed invece eccoli qui..ed ecco che torna quel legame calcio e musica.
Siamo nel 2002 e la Lazio ospita in casa l’Inter…aspetta., aspetta, non correre con i ricordi subito al 4 Maggio, il giorno dello scudetto mancato dei nerazzurri, qui siamo a Dicembre, 6 mesi dopo, ma sempre allo stadio olimpico di Roma; è la 13sima giornata di campionato di serie A. La partita finirà 3-3 con una super rimonta dei bauscia dal 3-0. Eh, già, i padroni dic asa erano in vantaggio al 37esimo minuto di 3 reti a zero, frutto di una tripletta! Tutta farina del sacco di Claudio Lopez!
Esultanza
Ad uno dei gol l’attaccante argentino ha festyeggiato con una particolare esultanza, ballando con il cpompagno di squadra e di reparto Bernardo Corradi la canzone Asereje, notoriamente accompagnata da un balletto fatto di passi ben precisi. Un siparietto davvero divertente!
Aserejè
Parliamo di una canzonetta tra le più stupide mai esistite, ma un brano che divenne un vero e proprio tormentone e che difficilmente potremo un giorno dimenticare! 3 sorelle ed un’amica, tutte di Codova, Andalusia, hanno toemntato i nostri sogni per mesi con questo disco per l’estate pubblicato dall’etichetta musicale Warner. Erano le Las Ketcup! Non ho mai capito se la canzone avesse un testo o se fossero tutte parole non sense,ma ricordo la coreografia:
https://youtu.be/5llcBScGuAE
Claudio lopez, El Piojo
Il pidocchio, così era chiamato questo giocatore che da giovane realizzò 25 reti in 4 anni con la maglia del racing Club di Avellaneda giocando come ala sinistra. Esplose poi al Valencia con Claudio Ranieri prima vincendo coppa del Re e supercoppa spagnola e poi con Cuper si giocò la finale di Champions persa con il Real Madrid. I 35 miliardi sborsati dalla dirigenza laziale fruttarono una coppa Italia ed una Supercoppa. Poi Messico, Stati Uniti ed una carriera come dirigente sportivo.