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Calcio, musica e beneficienza con Lucio Dalla ed il Bologna

Calcio, musicae beneficenza, il Bologna football club ha venduto la maglia di Lucio Dalla ed ha dati i proventi all’Associazione famiglie neurologia pediatrica.Insieme sono ancora capaci di emozionare, Lucio Dalla e la sua “Cara” squadra del cuore. Football a 45 giri si avvale di un gioco di parole per introdurre il video di Cara, la più bella canzone dell’artista bolognese, pubblicata nel 1981 nello stesso disco di Ball balla ballerino.

La maglietta è quella con la scritta “Lucio 4-3-43”, che era stata esposta allo stadio Dall’Ara il giorno del funerale di Dalla, il 4 marzo 2012..il giorno anche del suo 69esimo compleanno.

Ad aggiudicarsi l’asta è stata Emil Banca che ha versato 4000 euro alla società felsinea, che ha a sua volta girato il denaro alla Fa.Ne.P.

Chiudiamo con le stupende parole del testo di Cara:

Cosa ho davanti, non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c’è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.
Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino………

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto…..
che pena…che nostalgia
non guardarti negli occhi e dirti un’altra bugia
A..Almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c’e’ niente di strano ma non posso venire

Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch’io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo e ho detto “OLE'” sono perduto.

La notte sta morendo
ed e’ cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me l’ ho gia detto
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.

Lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e’ sereno
Buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e così sia.

 

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