Dicen que estamos todos de la cabeza | Gloriosa Butteler San Lorenzo

san_lorenzo_de_almagro_tifosiUna fantastica canzone dei tifosi del San Lorenzo, uno dei più bei cori da stadio argentini, Dicen que estamos todos de la cabeza.

Chiaramente c’è da specificare 2 cose:

  1. dietro a questa canzone da stadio c’è una hit musicale
  2. non è facile dirte chi sia stata la tifoseria che per prima ha utilizzato queste note per tifare.

Ecco il video de La Gloriosa Butteler, la hinchada cuerva:

Questo è il testo del coro del San Lorenzo:

“Dicen que estamos todos de la cabeza
pero a San Lorenzo no le interesa,
tomamos vino puro de damajuana
y nos fumamos toda la marihuana,
ohh san lorenzo!”

Abbiamo provato a fare la traduzione del testo della canzone dei tifosi argentini:

Dicono che siamo tutti fuori di testa, però al San Lorenzo non interessa, beviamo il vino dalla damigiana e fumiamo tutta la marijuana…
ooohhh san lorenzo, OOOOHHH SAN LORENZO!

La canzone originale del coro dei tifosi di calcio

La musica del coro dei tifosi del San Lorenzo è di Victor Heredia. La canzone originale sul quale la tifoseria cuerva ha creato il tormentone da stadio è Sobreviviendo.

Heredia e un musicista nato a Buenos Aires nel 1947 molto vicino agli ambienti della sinistra argentina, non a caso i suoi brani sono vietati durante il regime militare. Nel 1984 incide il disco Solo Quiero La Vida e qui si trova la nostra canzone, quella musica che diventa il coro più famoso negli stadi di tutto il mondo.

Me preguntaron como vivía, me preguntaron 
‘Sobreviviendo’ dije, ‘sobreviviendo’. 
tengo un poema escrito más de mil veces, 
en él repito siempre que mientras alguien 
proponga muerte sobre esta tierra 
y se fabriquen armas para la guerra, 
yo pisaré estos campos sobreviviendo. 
todos frente al peligro, sobreviviendo, 
tristes y errantes hombres, sobreviviendo.

SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO, 
SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO.

Hace tiempo no río como hace tiempo, 
y eso que yo reía como un jilguero. 
tengo cierta memoria que me lastima, 
y no puedo olvidarme lo de Hiroshima. 
cuánta tragedia, sobre esta tierra… 
hoy que quiero reírme apenas si puedo, 
ya no tengo la risa como un jilguero 
ni la paz de los pinos del mes de enero, 
ando por este mundo sobreviviendo.

SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO, 
SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO.

Ya no quiero ser sólo un sobreviviente, 
quiero elegir el día para mi muerte. 
Tengo la carne joven, roja la sangre, 
la dentadura buena y mi esperma urgente. 
quiero la vida de mi cimiente. 
no quiero ver un dia manifestando 
por la paz en el mundo a los animales. 
Cómo me reiría ese loco día, 
ellos manifestándose por la vida. 
y nosotros apenas sobreviviendo, sobreviviendo.

SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO, 
SOBREVIVIENDO, SOBREVIVIENDO.

Che poi tradotto sarebbe:

Mi hanno chiesto come ha vissuto, mi hanno chiesto
‘Sopravvivendo ho detto, ‘sopravvivendo”.
Ho un poema scritto più di mille volte,
nel quale  ripeto fino a quando qualcuno
proponga morte su questa terra
e si fabbrichino  armi per la guerra,
Io pesterò questi campi sopravvivendo.
tutti di fronte al pericolo, sopravvivendo,
uomini tristi e vaganti sopravvivendo.

Sopravvivendo, sopravvivendo,
SOPRAVVIVENDO, sopravvivendo.

Non rido più come  tempo fa,
e pensare che ridevo come un cardellino.
Ho qualche ricordo che mi fa male,
Non posso dimenticare quello di Hiroshima.
quanta  tragedia su questa terra …
ora voglio solo ridere, se posso,
Non ho piu il sorriso come un cardellino
ne la pace dei pini a gennaio,
Io cammino in questo mondo sopravvivendo.

Sopravvivendo, sopravvivendo,
SOPRAVVIVENDO, sopravvivendo.

Non voglio essere solo un sopravvissuto,
Ho scelto il giorno della mia morte.
Ho la carne giovane, rosso sangue,
buoni denti e il mio sperma urgenti.
Voglio la vita dalla mia nascita.
Non voglio vedere un giorno manifestare
per la pace nel mondo agli animali.
Come mi viene da ridere in quel giorno folle
gli animali manifestando per la vita.
e noi a mala pena sopravvivendo, sopravvivendo.

Sopravvivendo, sopravvivendo,
SOPRAVVIVENDO, sopravvivendo.

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