Il coro dei tifosi scozzesi per Maradona

Tartan Army in high spirits in Trafalgar Square

E’ bellissimo il coro dei tifosi della Scozia che esalta la Mano de Dios, il gol di Diego Armando Maradona segnato all’Inghilterra nei mondiali di calcio del 1986.

Scozia vs Inghilterra

Quella tra scozzesi ed inglesi non è una rivalità normale, è etnica, è storia, sono secoli di guerra in Britannia, è una contrapposizione ideologica, è la visione della vita diversa, è la Croce di Sant’Andrea contro la Croce di San Giorgio..è Tennent’s contro Carling!

Cosa vuoi aspettarti dalla Tartan Army, i sostenitori della nazionale di football scozzese nei confronti degli inglesi? Un coro che li schernisca, che li possa ferire con goliardia, ricordando un episodio che ogni uomo di calcio conosce: il gol di mano di Diego Armando Maradona che nel 1986, durante la Coppa del Mondo di Calcio, sconfisse ed eliminò la Nazionale inglese.

Ecco il coro da stadio dei tifosi della nazionale scozzese:

Le parole della canzone dei tifosi della Scozia sono:

You put your left hand in,
You put your left hand out,
You put your left hand in and you shake it all about,
You do the hokey cokey and you score a goal,
That’s what it’s all about,
Oh, Diego Maradona,
Oh, Diego Maradona,
Oh, Diego Maradona,
He put the English OUT, OUT, OUT!

Sono secoli che combattono e questa rivalità etnica si rivede in tutte le competizioni sportive, fino al calcio. Tanto vicini geograficamente e tanto lontani come vita, come ideali, come storia. La prima sfida in un campo di calcio avvenne quando il resto del mondo non conosceva ancora il pallone, era il 1872, all’Hamilton Crescent di Glasgow. Da lì è iniziata la battaglia del football.
Ed è chiaro che quando c’è questo tipo di rivalità, ognuno oltre a tifare per i suoi, gode e spera nelle sconfitte dell’altro. Se gli scozzesi spesso si trovati ad avere risultati meno importanti e quindi a “gufare” i cugini, i sudditi della Regina di Albione non si sono sottratti a tale “scorrettezza” morale. Così parlva Kevin Davies, punta del Bolton e dei 3 Lions: “A noi piace vederli perdere, ci godiamo proprio. I loro fallimenti sono una gioia per noi, ma del resto è così che funziona da queste parti.”

La più grande soddisfazione dei conterranei di Braveheart fu l’eliminazione dell’Inghilterra ad opera dell’Argentina ed il modo in cui avvenne. Ne parlammo già poichè in quella sfida si registrano scontri importanti tra tifoserie sugli spalti (causa anche la situazione Malvine-Falkland) con barra bravas ed hooligans, il gol più bello secolo ed il gol di mano di Diego Armando Maradona, La mano de Dios, episodio al quale molte canzoni si sono ispirate.

Quella mano che tanto ha fatto soffrire gli inglesi, fa ancora oggi godere gli scozzesi, che la invocano.

Scontri sugli spalti tra tifosi inglesi e scozzesi

https://www.youtube.com/watch?v=cNaMpBMXh-g

 

Le guerre in campo

Ma la partita che ogni buon scozzese ricorda con piacere, è quella avvenuta nel 1928 quando i “Wembley Wizzards” (I maghi di Wembley) si imposero con un sonoro 1-5, frutto della tripletta di Alex Jackson (primo e unico giocatore scozzese a realizzare una tripletta nello stadio londinese) e della doppietta di Alex James, che a fine partita dichiarò “Avremmo potuto segnarne dieci”.
Non fecero dieci gol ma ci andarono vicinissimo gli inglesi quando nel 1961 si vendicarono con un pesantissimo 9-3, la vittoria più rotonda nella storia di questa rivalità, da cui nasce anche lo stereotipo che il portiere della Scozia sia scarso.

Altra data sicuramente da ricordare è quella del 15 aprile 1967: l’Inghilterra campione del mondo in carica, imbattuta da 19 partite, crollò in casa sotto i colpi di Law, Lennox e McCalling per uno storico 3-2 scozzese, celebrato dalla stampa nazionale il giorno dopo con l’autoproclamazione di “campioni del mondo ufficiosi”. Peccato però che nonostante quella vittoria la Scozia non riuscì a strappare il pass per gli Europei italiani del 1968, competizione in cui invece partecipò l’Inghilterra.

Sempre in ambito di Europei, una della sfide più belle di sempre fu quella disputata nel 1996 dove i padroni di casa dell’Inghilterra ebbero la meglio con uno storico 2-0. Match iniziato con i sonori fischi da parte dei 99mila di Wembley all’inno scozzese. Dopo lo 0-0 della prima frazione, è Alan Shearer (capocannoniere finale del torneo) a portare in avanti i Tre Leoni. La Scozia ha l’opportunità del pareggio su rigore ma McAllister spreca facendosi ipnotizzare da Seaman. Nel ribaltamento di fronte, Paul Gascoigne segna una delle reti più belle della sua carriera con un sombrero e un successivo tiro al volo che misero la parola fine all’incontro.

 

Quattro anni più tardi le due squadre rincrociano i propri cammini, in occasione dei playoff di qualificazione ad Euro 2000. L’andata si giocò ad Hampden Park di Glasgow, il 13 Novembre, e ad averla vinta furono ancora gli inglesi allenati da Kevan Keegan, che fecero propria la pratica già nel primo tempo grazie a una doppietta di un 25enne Paul Scholes. Risultato pesante, commentato così a fine match dall’allenatore inglese: “Ora gli scozzesi devono scalare una montagna”. Frase che provocò l’orgoglio degli avversari: quattro giorni dopo a Wembley infatti fu Hutchinson nel primo tempo ad ammutolire lo stadio londinese, in sofferenza per tutto il secondo tempo, dove solo gli interventi di un ancora decisivo Seaman riuscirono a negare agli scozzesi i supplementari e a qualificarsi agli Europei.

Infine l’ultimo precedente risale allo scorso anno in un match organizzato a Wembley in occasione dei 150 anni della Football Association inglese. Vinsero i padroni di casa, rimontando l’iniziale doppio svantaggio e imponendosi 3-2 grazie alla rete di Lambert.

Ed ecco l’indimenticabile invasione di campo della Tartan Army a Wembley:

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