Dottor Socrates

Il Corinthias è la squadra per la quale il Doutor Socrates è stato simbolo per anni e ieri proprio questa squadra ha vinto il campionato…proprio ieri ad un giorno dalla morte del campione brasiliano. Con il pareggio 0 – 0 in casa contro il Palmeiras, arriva il quinto scudetto vinto nella storia del club, ma non riesce a portare allegria, allo stadio Pacaembu il clima non è gioioso.

Nell’ impianto sportivo c’è stata commozione, prima della gara si è svolto il minuto di silenzio, come in tutti i campi del Brasile, in memoria dell’ ex-capitano verde-oro il pubblico ha alzato le braccia con i pugni chiusi, cosi come i giocatori in campo per ricordare Socrates emulando il suo gesto di esultanza al goal…un gesto al quale attribuiva un preciso significato politico.

Il campione estinto era amico di Lula, l’ex-presidente della repubblica, che è stato uno dei primi a rendere omaggio alla sua salma. In entrambi emergeva l’anima del lavoratore, dell’ operaio. Anche l’ attuale presidente , Dilma Rousseff, si è espresso in ricordo di Socrates, figura importantissima per tutto il paese; tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio dal mondo della politica, dello sport, dalle persone famose e non, dai brasiliani e da tutto il mondo.

Ognuno ha detto la sua per ricordarlo e salutarlo:

Dilma: “talento e tocchi sofisticati”,

Zico: “Socrates era geniale, con un’intelligenza fuori dal comune”,

Zoff:  “Mi ha fatto gol al Mondiale, e qualcuno ha anche messo in dubbio le mie qualità, ma quando un grande giocatore fa gol, dentro c’è dell’arte, non era facile metterla lì”,

Paolo Rossi: “Tutti lo conoscevano per la laurea in medicina e anche se non esercitava aveva tantissimi interessi culturali e sociali. Insomma, sotto tutti i punti di vista un atipico”

Antognoni: “È vero che amava bere birra e parlare di politica, era diverso dagli altri”

De Sisti ” Una volta gli dissi: ‘Stai leggendo i giornali? Hai visto cosa dicono su di te?’. Lui mi rispose: ‘Sì, leggo i giornali ma solo le pagine di politica, la parte sportiva non mi interessa..”

Ci uniamo al coro, ma il saluto a Socrates lo mandiamo tramite i Ribelli, gruppo beat italiano, con il pezzo “Pugni chiusi” del 1967:

Centinaia di persone hanno dato l’ultimo addio all’ex capitano della Seleçao al cimitero Bom Pastor de Ribeirao, a San Paolo. Oltre a tanti amici, ai funerali c’erano anche i familiari del ‘dottor Socrates’, tra i quali il fratello minore Rai, anch’egli con un passato da calciatore.

Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, capitano della nazionale verde-oro ai Mondiali del 1982 e 1986. Nella sua carriera non ha vinto tanto, solo 3 campionati paulisti, ma era un vero campione. Oltre che nella rappresentativa Brasiliana, ha giocato nei clubs Botafogo, Corinthias, Fiorentina, Flamengo, Santos, University College Dublin Association Football Club e Garforth Town. Un uomo sfortunato visto che fece parte di una generazione di fenomeni, ma non riusci a vincere ne mondiale ne coppa america..un campione dal tiro potente, dal colpo ti testa infallibile ed il raffinato tocco di tacco per il quale è ancora ricordato dagli amanti di questo stupendo sport.

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