Figli come noi, una canzone che parla di Gabriele Sandri

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Il Muro del canto ha composto una canzone che parla di Gabriele Sandri, l’ultras laziale ucciso da un poliziotto, senza motivo.

Il brano parla degli abusi della polizia e si riferisce alle tante vittiìme di questo sistema marcio e crudele come Cucchi.

La band folk rock romana, che suona dal 2010, ha voluto riunire sul set del video i familiari di 7 vittime degli abusi delle divise e denunciare “le morti di Stato”

Il testo di Figli come noi:

sò morti sopra brande d’ospedale, sò morti per la strada e all’autogrill.
il braccio armato dello stato infame senza vergognasse li ha lasciati là.
erano poco più che ragazzini, erano tutti figli come noi.
ci hanno lasciato tanto da lottare, le lacrime di ieri sò rimaste qua.
figli di quest’italia maledetta, figli di questi anni amari e bui.
e chi pulì quel sangue in tutta fretta quei bei sorrisi non cancellerà.
e la faranno franca come sempre, godranno della vita in libertà.
diranno che fu solo un incidente e quel dolore atroce chi lo porterà?
lo porterà la gente sulle spalle, a monito del tempo che verrà.
e se ritornerà la bestia umana la gente tutta unita la combatterà.
sò morti massacrati dalle botte, un colpo in testa li ha lasciati là.
il sangue li ha riuniti nella pace, sò morti dentro al fiore dell’età.
figli di quest’italia maledetta, figli di questi anni amari e bui.
e chi pulì quel sangue in tutta fretta quei bei sorrisi non cancellerà.
e la faranno franca come sempre, godranno della vita in libertà.
diranno che fu solo un incidente e quel dolore atroce chi lo porterà?

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