Glasgow Rangers in Third Division o forse c’è una soluzione

I Glasow Rangers, falliti per via dei debiti, come ampiamente descritto negli articoli precedenti, ripartiranno dalla Third Division, ma forse c’è una soluzione.

La decisione è arrivata col voto di 25 società che si sono opposte all’iscrizione dei Rangers alla Division One, la Serie B scozzese; sapevamo già da una settimana che era impossibile far partire i Rangers dalla Premier.

Le più rosee previsioni potranno farci pensare al ritorno del club in premier tra 4 anni, poichè la third division è la quarta serie.

Strano però pensare a questo glorioso club che è finito cosi…i Rangers sono nati nel 1873 ed hanno dalla loro 54 vittorie del campionato e tante apparizioni in Europa. E la loro infinita rivalità sportiva con i Celtic? Insieme hanno monopolizzato il campionato per anni. Ora vinceranno sempre i Celtic? Forse,ma quello che conta è che non esisterà più il derby, il glorioso Old Firm. Ed allora come permettere che i Rangers spariscano e che ci lasciano. Glasgow Rangers don’t go away!

Il brano lo conoscete tutti bene, Don’t go away è del 1997 pubblicato in Be here now, terzo album degli Oasis. Il testo di Noel Gallagher parla della perdita di una persona e Liam si è commosso più volte durante l’esecuzione…arrivando a dichiarare:”Pensai “e che cazzo!”, non riuscivo in alcun modo a cantare questa canzone e dovetti chiedere un time out per riorganizzare le idee. Per quanto riguarda la mia performance vocale finale, l’ho ascoltata e devo ammettere di esserne molto soddisfatto

Ma il campionato scozzese ricomincia il 4 agosto e ci sono ancora spiragli per soluzioni diverse. A poter cambiare lo scenario non sarà la storia, il movente non sarà l’amore dei tifosi, ma i soldi…per quanto la storia dei Rangers sia gloriosa, nel calcio moderno conta solo il denaro, ma non diciamo niente di nuovo…

Gli organizzatori della Scottish Premier League, SPL, come scrive il Guardian,temono che senza i Rangers la SPL possa perdere fino a 16 milioni di sterline di mancati incassi, solo il prossimo anno. La competizione è già in grave crisi dal 2002, quando Sky ha ritirato le sue offerte per acquistare i diritti televisivi sulle partite. 5 società scozzesi negli ultimi 10 anni sono andate in amministrazione controllata per non essere stati in grado di pagare i loro debiti.

La Scottish Premier League teme che l’assenza dei Rangers dal massimo campionato possa causare un drastico calo negli spettatori e quindi dei contributi dei diritti televisivi. Tutte le squadre che al momento compongono la SPL hanno già più di cento milioni di sterline di debiti. I dirigenti sono divisi sulla questione di che cosa fare con i Rangers: da un lato temono i danni economici e dall’altro ricevono la pressione dei propri tifosi, che non vogliono saperne di regalare un posto in campionato ai Rangers. Credo sia il Dundee la sostituta dei “Gers”.

C’è un’ipotesi che sarà discussa lunedì: creare una Scottish Premiere League 2, cioè una lega completamente nuova nella quale c’è posto per i Rangers e chi non li vuole, sarebbe incentivato economicamente proprio dalla lega.

Un pensiero su “Glasgow Rangers in Third Division o forse c’è una soluzione

  • footballa45giri

    continuano i colloqui tra i Rangers e la SFA affinchè quest’ultima possa rimuovere il blocco ai trasferimenti che non permette alla Newco di preparare al meglio la nuova stagione. La SFA si prepara anche a trattare sui diritti TV: si pensa ad un pacchetto che garantisca la trasmissione di almeno 25 gare dei Rangers, ma nessuna trattativa può essere portata avanti finchè la SFA non concederà l’autorizzazione al nuovo club.
    Negli ultimi giorni, un nuovo slogan risuona tra le strade di Glasgow: Rangers For Change. E’ questo il nome dato da John Brown (ex giocatore dei Gers che negli anni novanta ha alzato molti trofei) al progetto che dovrebbe rilevare e rilanciare i Rangers. Brown ha investito 40000 sterline del proprio patrimonio ed ha convinto anche l’ex Barry Ferguson a partecipare. L’obiettivo è arrivare a 10 milioni per poter rilevare la società insieme al fondo creato dai tifosi.

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