J-Ax ed i tifosi della Lazio, musica, calcio e striscioni
L’artista milanese, chiamarlo rapper è limitante, è stato citato dagli ultras laziali in uno striscione esposto domanica 18 Ottobre nel settore ospiti dello stadio Giglio di Reggio Emilia, durante la partita Sassuolo vs Lazio..che vedeva dopo tanto tempo tornare in trasferta la frangia più dura e pura della tifoseria biancoceleste.
J-Ax lurido tossico è quanto recita lo striscione della Curva laziale; mica poco!?!?
Ma perchè?
Il cantante meneghino aveva parlato della Lazio inuna sua dichiarazione a proposito della situazione romana di questo periodo: “Roma ha avuto nel passato grandi tragedie come il rogo di Nerone, le due guerre mondiali e lo scudetto della Lazio: sono sicuro che supererà anche il sindaco Marino”.
L’intervento che doveva fornire uno spunto politico o sociale è andato oltre, trattando la storia e pure il football!
L’ex Articolo 31, capita la malaparata si è subito scusato, ma i tifosi della Lazio non l’hanno perdonato…
ps: forse la simpatia tra i tifosi della Lazio e J-Ax già non c’erano prima, anche perchè i romanisti proprio per insultare i laziali, anzi le loro mamme, usano cantare un coro sulle note di La mia ragazza mena, proprio degli articolo 31.
Questo fatto di cronaca si può commentare con una canzone…A pugni con il mondo, degli Articolo 31, pubblicata nel disco L’italiano medio del 2003:
Mi stancherei non crederei più a niente
Ma poi ce lei inaspettatamente
C’è una banchina esterna della metropolitana mi ricorda
Ogni mattina attesa eterna e la campana di un istituto
Tecnico industriale ora la vedo passando dalla tangenziale
Sembra uguale almeno da fuori sui muri disegnano i cuori
Delle “love story” o capolavori di illegali pittori
Ora come allora all’ora di punta la valanga dei ragazzi
In banda e forse ce né uno sull’ultima panca
Lo sguardo scuro lo protegge non dice una parola e
Quando scrive o legge non è mai roba di scuola
Forse non s’impegna al massimo e i voti si abbassano
E ha cuffie che lo staccano da genitori che se i soldi
Non bastano si scannano e certe sere tiene il fiato
Tanto che la fine sembra li ad un secondo e non crede
Più alle favole perché ora fa a pugni con il mondo…
Ma quant’è bella l’Italia alle sei di sera
Siamo tutti in fila e ce la sciura a fianco che sclera
Eppure ha una Mercedes nera e nel baule ha la spesa
Sicuramente ha una carriera ma perché è così tesa?
Suona il clacson e impreca mentre il bambino dietro gioca
Col gameboy finge che non sente niente tanto poi si sfoga
E si siede davanti alla tele seduta stante e riceve
Regali quando piange anche se è grande quanti
Giocattoli che hai hi-tec hi-fi hai Mediaset e Rai
La parabola di Sky ma nonostante il galateo e le
Immagini sacre se sarai espulso dal liceo avrai il
Disprezzo di tuo padre che magari è un rispettato
Avvocato che pensa alle brutte compagnie che ti hanno
Rovinato e a quando gli hai urlato scusa tanto se non
Sono come te io comincerò dal fondo e non credo
Alle tue favole perché faccio a pugni con il mondo…
Mi stancherei non crederei più a niente
Ma poi ce lei inaspettatamente e certe volte non ci
Credo che è vera tanto che non vedo l’ora che arrivi
La sera quando mi toglie i guantoni e mi cuce le
Ferite sorride ai problemi e dice che finchè stiamo
Insieme lei è felice e io finisco anche al tappeto
Altroché ma questa vita un po’ la cambio se quando torno
Ad aspettarmi trovo te io la mia casa la difendo e si può
Credere alle favole anche se fai a pugni con il mondo…
E si può credere alle favole anche se fai a pugni con il mondo