La legge non è uguale per Cucchi
Il match si è giocato il 2 Novembre 2014 allo stadio Olimpico di Torino a 2 soli giorni dalla sentenza per il caso riguardante la morte di Stefano Cucchi. Noi non vogliamo entrare troppo nello specifico, anche perchè c’è poco da dire quando c’è un ragazzo che se ne va e non c’è un colpevole…
Il caso di Stefano ha fatto il giro del mondo, sia per via delle strane coincidenze del decesso, sia perchè legato alle forze dell’ordine, sia perchè preso a cuore dall’intero mondo ultrà italiano.
Tutti assolti?
La gente non ci sta!
La famiglia Cucchi, varie associazioni politiche e non, gli artisti e gli ultras hanno dichiarato, ognuno a modo suo, ognuno come ha potuto, le proprie idee in merito.
Noi tra i vari striscioni e le scritte apparse sui muri delle città, abbiamo voluto esprimerci con la foto degli ultras del Torino ed abbiamo deciso di affiancare a questa immagine ed a questo articolo un brano musicale che ci è sembrato azzeccatissimo; non siamo certamente noi (come ribadiamo sempre) a voler parlare di politica, argomento troppo serio ed importante per essere trattato in un blog che parla di musica e pallone, ma in questo caso, la canzone che abbiamo scelto è Pugni chiusi degli Statuto; pechè?
Nella foto ci sono dei pugni chiusi..e poi chi conosce un minimo il mondo ultras, la tifoseria granata e la musica ska italiana, avrà notato nella foto una presenza.
Il disco canzonissime del 1996, prodotto da Sony, il primo di questa etichetta in collaborazione con la band, racchiude pugni chiusi.
Ecco il testo:
C’è qualcuno che ha già deciso
Che vuol toglierti il sorriso
Cancellare la tua libertà
Lui ti vorrà dentro al sistema
Produci, compra e poi consuma
Niente persone ma solo numeri
Ma tu sei sempre te stesso
E non cambi mai
Tu lo sai agisci adesso
Sempre in strada e vai
Pugni chiusi vedrai
Tanti pugni chiusi uniti insieme a noi
Pugni chiusi con noi
Pugni chiusi e poi qualcosa cambierà
Qualunquisti più che normali
parassiti gli intellettuali
Trasgressivi ma figli di papà
Sono squallide invenzioni
Razze, soldi e religioni
Così divisi non si vince mai
Ma tu sei sempre te stesso
E non cambi mai
Tu lo sai agisci adesso
Sempre in strada e vai
Pugni chiusi vedrai
Tanti pugni chiusi uniti insieme a noi
Pugni chiusi con noi
Pugni chiusi e poi qualcosa cambierà, cambierà
Come un fiore che dal cemento
Cresce in fretta e un po’ violento
Dai colore al grigio di città
Cè un’immagine preparata
C’è una moda che va comprata
Ma il tuo stile non si venderà
Ma tu sei sempre te stesso
E non cambi mai
Tu lo sai agisci adesso
Sempre in strada e vai
Pugni chiusi vedrai
Tanti pugni chiusi uniti insieme a noi
Pugni chiusi con noi
Pugni chiusi e poi qualcosa cambierà