Ligabue in concerto parla dei calciatori Zanetti e Cambiasso

Luciano Ligabue durante il suo concerto allo stadio San Siro di Milano del 7 Giugno 2014 ha dedicato una frase ai calciatori Zanetti e Cambiasso.

E’ noto a tutti l’amore del cantante emiliano per la sua squadra del cuore, l’Inter, ed è nota anche la sua ammirazione per chi ce la mette tutta, per chi corre, per chi tocca una quantità notevole di palloni..la sua canzone una vita da mediano parla proprio di questo!

Ecco che durante il suo live a Milano, Liga ha voluto parlare di Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso, 2 leader, 2 campioni che lasciano la maglia nerazzurra:

Nella vita nessuna squadra può vincere senza un ottimo mediano. Stasera voglio ringraziarne due, visto che siamo a casa loro: grazie Cuchu e grazie Zanetti! Questa è casa vostra (stadio Meazza) e lo sarà per sempre!

Una lunga storia d’amore quella che lega Cambiasso e Zanetti all’Internazionale, proprio come quella che tiene uniti Ligabue ed il Biscione o come quella che è filone del nostro blog e che esalta musica e calcio.

Chiudiamo proprio con un brano di Luciano Ligabue, Urlando contro il cielo, canzone che, uscita in 45 giri nel 1991 pubblicata da Warner e facente parte del disco Lambrusco coltelli rose & pop corn, è diventata un must per ogni interista, infatti viene suonata allo stadio ogni volta che l’Inter va in goal!

Ecco il testo di Urlando contro il cielo:
Come vedi sono qua:
monta su, non ci avranno
finchè questo cuore non creperà
di ruggine, di botte o di età.
C’è una notte tiepida
e un vecchio blues
da fare insieme,
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di piu’
ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su:
è una canzone di cent’anni almeno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend e un futuro che non c’è.
Non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle.
Se è un purgatorio è nostro perlomeno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Fantasmi sulla A quattordici.
Dai finestrini passa odor di mare, diesel,
merda, morte e vi-ta.
Il patto è stringerci di piu’
prima di perderci.
Forse ci sentono lassu’.
è un pò come sputare via il veleno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh

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