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Mods, casuals e skinheads ed il calcio di Scozia

Oggi vi parliamo di mods, casuals, skinheads ed il calcio di Scozia, le sottoculture ed il football tra Rangers, Celtic, Aberdeen, Hibs e Hearts.

Chi ci conosce sa che diamo alle sottoculture uno spazio notevole, non solamente perchè i “sottoculturati” hanno avuto un ruolo importante nella cultura ultras e del tifo in generale, che è evidente, ma perchè il legame e l’assonanza tra il giovane che vive della propria squadra di club e colui che si avvicina ad una subcultura, entrambi sono alla ricerca della distinzione, dello stile e della libertà, entrambi ambiziosi, forse narcisi e individualisti, si trovano ad unirsi nella vita da branco.

Da Sodalizio:

Negli anni settanta in Scozia, visti i problemi, causati dai tifosi ubriachi, le autorità calcistiche imposero il divieto di vendita dell’ alcool negli stadi. Fu uno dei primi divieti nel mondo del tifo. Erano gli anni in cui, sugli spalti scozzesi si videro i primi skinheads. Qualche club, tra quelli più importanti, aveva una piccola minoranza di skinheads che li seguiva con la sola intenzione di causare guai, ma erano pochi e per niente organizzati. Ma solo nei primi anni 1980 si può parlare di casuals in terra scozzese.
In quegli anni la moda skinhead divenne superata e sulle gradinate scozzesi si iniziarono a vedere i maglioni Pringle e le sciarpe Farahs e Burberry. La scelta della marca giusta era la cosa più importante, meglio se fosse anche più costosa ed esclusiva. Per la prima volta dal 1960, quando ci fu il movimento Mod, dei ragazzi erano interessati ad una moda più raffinata e curata, per questi ragazzi le gradinate divennero quello che era stato il club locale per i Mods, un luogo dove sfoggiare capi di abbigliamento eleganti. Durante i primi anni ’80 la scelta di capi d’abbigliamento esclusivi e che non si trovassero facilmente nei negozi divenne essenziale, ecco allora che i marchi Fila, Lacoste, Ellesse e Tacchini divennero molto popolari tra i giovani tifosi scozzesi.
Molti dei nuovi capi alla moda veniva dall’estero, quindi non è una sorpresa che gli scousers di Liverpool furono tra i più grandi innovatori nel movimento casual, dato che il loro club giocava regolarmente in Europa fin dalla fine degli anni ’70, dando così ai suoi sostenitori la possibilità di reperire, nelle loro trasferte europee, capi poco conosciuti in patria.
In Scozia l’Aberdeen Football Club è stato il primo club ad avere un seguito casual. I casuals dell’Aberdeen nascono nel 1981, dopo che la loro squadra giocò a Liverpool in Coppa Uefa. Quel giorno i ragazzi di Aberdeen videro il modo in cui ragazzi di Liverpool erano vestiti. Decisero così di imitarli
L’Aberdeen Soccer Casuals (ASC), contribuì ad un nuovo stile tra i tifosi negli stadi in Scozia, che si distingueva dalle mode skinhead precedenti. Alcuni ragazzi di Aberdeen facevano spesso dei viaggi a Londra per vedere la nascita delle nuove mode e guardare anche qualche partita. Proprio in queste occasioni nacque un amicizia tra alcuni ragazzi di Aberdeen e i ragazzi tifosi degli Spurs. I negozi di Londra furono una grande attrazione per i ragazzi dalla Scozia dato che molti capi di abbigliamento non erano disponibili a casa loro.
Quasi due anni dopo a Motherwell nasce il secondo gruppo casual scozzese, il loro nome è il Motherwell Saturday Service, il loro gruppo di tifosi più giovani (meno di sedici anni) si faceva invece chiamare il ‘Tufty Club’.
Con i tifosi del Motherwell nasce subito una grande rivalità, che porterà a tanti problemi in occasione di molte partite di campionato. A metà degli anni ottanta, i casuals di Aberdeen erano in grado di portare circa 600-700 tifosi alle partite in casa e fino a 350-400 in trasferta.
Ora le etichette come Pringle, Lyle & Scott, Lois, Farah, Ellesse, Fila, Tacchinni, Diadora erano cadute fuori moda per essere sostituite da etichette come Armani, Chipie, POP 84, Chevignon, Aquascutum. Le sole Lacoste e Burberrys erano ancora popolari.
La scena casual era intanto diventata un problema al punto che il Motherwell FC aveva cercato di vietare ai fan che indossavano abiti riconducibili ai casuals di entrare allo stadio. Fin dal 1985 i casuals dell’ Aberdeen hanno avuto una grande influenza su tutti gli altri gruppi in Scozia non solo nell’organizzazione e nel viaggiare in treno, ma anche nella moda. In Scozia nuovi gruppi appaiono in questo periodo ad Hibernian (Capital City Service), tra i Rangers (Inter City Firm) e tra i fans del Dundee United (Dundee Utility Crew).
In questo periodo i casuals dalla Scozia facevano dei viaggi in Inghilterra per assistere ad una partita e acquistare nuovi capi di moda. Nasce così una serie di amicizie tra tifosi casuals scozzesi e inglesi. Probabilmente la più famosa è quella tra Chelsea e Rangers, questa amicizia, nata nel ’85 dopo che i due club avevano giocato una partita amichevole, esistita ancora oggi. Durante gli anni ’80 alcuni ragazzi di Aberdeen hanno avuto un rapporto di amicizia con i Leeds United Service. Altri amicizie tra ragazzi di club scozzesi e inglesi furono tra Dundee Utility Crew e Stoke City Hooligans, Hibs Casuals e Oldham Athletic Casuals.
Alla fine degli anni ’80 la scena casuals in Scozia era in declino, per vari motivi, molti ragazzi avevano semplicemente perso interesse, alcuni non pensano che non ne valesse la pena ma soprattutto la scena rave / dance portò molti ragazzi fuori dalle gradinate.
Anni gloriosi che restano oggi nella storia del tifo.

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