Nuovo coro Curva Nord Viterbo Quei gradoni che

nslm-viterbeseIl nuovo coro della Curva Nord Viterbo, “Quei gradoni che” è fantastico ed unisce il  mondo ultras alla musica.

I viterbesi sono una bellissima realtà per tifo e stile che meriterebbe ben altre categorie calcistiche..abbiamo già parlato di loro delle loro canzoni. Oggi ci soffermiamo sui questo coro da stadio; il video è relativo alla partita tra i leoni gialloblu e la Carrarese del 27 Novembre 2016:

Il video inquadra il gruppo, i Nslm, Noi sopra le macerie 1908 e queste sono le parole del coro della Nord:

QUEI GRADONI CHE..
Fanno crescere!!
Senza i quali poi non puoi…
VIVERE!!!
Quella squadra che,
M’ha preso l’anima.
Per la quale giro poi…
L’ITALIA….
Io canto per la maglia e i diffidati
E penso a quanti giorni son passati,
Questa vita è unica
INSIEME A TE!!!
Ooooo ooooo ooooooo ooo

La musica del coro degli ultras

Oltre che una fantastica canzone, la cosa che più ci affascina è la sua origine, un vecchio disco di Lucio Battisti. Riconosciuto il brano?

Il mio canto libero, un grande successo della canzone italiana, pubblicato nel 1972 ed inciso dall’etichetta musicale Numero Uno su 33 giri omonimo. Il singolo 45 giri rimase in vetta alle classifiche per 11 settimane risultando il più venduto nel 1973!

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l’immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s’innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d’amore
di vero amore
In un mondo che – Pietre un giorno case
prigioniero è – ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te – rivivono ci chiamano
E la verità – Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e – perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l’immagine – si aprono
ormai – ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s’alza un vento tiepido d’amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai dove andare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l’immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s’alza un vento tiepido d’amore
di vero amore
e riscopro te

Lascia un commento