Roma Lazio al 40°tu dormivi, sintonia imperfetta

Roma Lazio al 40°tu dormivi, una strana citazione calcistica per una canzone di Carmen Consoli.
Ci piacerebbe poter intervistare la cantante per chiederle come mai avesse voluto menzionare proprio il derby della Capitale, poteva fare la rima in tanti altri modi…che poi ci chiediamo perchè mai uno dovrebbe dormire durante il derby di Roma!?!?!
Certo che, specialmente negli anni 90, la stracittadina non ha mai fornito spettacolo, ma sicuramente emozioni…almeno sugli spalti! Anche durante quella interminabile serie di pareggi con la firma di Ridle, Rizzitelli, Sosa, Voeller etc…
https://youtu.be/EqEP4TuBQxo
Sintonia imperfetta è il brano dell’artista catanese pubblicato nel disco l’Abitudine di sognare inciso nel 2015 tramite etichetta Universal.

Quel pomeriggio si passava da un divano all’altro
qualunque frase era ingombrante in pieno Agosto
e più chiedevo più attenzioni e un minimo di slancio
mentre l’arrosto di tua madre mi rendeva omaggio
Ah voglio vivere così
col sole in fronte
l’amore ai tempi dei miei nonni era sognante
Ricordo come fosse ieri il nostro primo incontro
tu eri un po’ ubriaco
intento a fare colpo
Parlavi di finanziamento a tasso agevolato
cesso di transazione alle mie ricerche di mercato
Ah voglio vivere così
col sole in fronte
L’amore ai tempi dei miei nonni era sognante
Tra di noi regnava un’ostinata consuetudine
una sintonia imperfetta
Tra di noi regnava una profonda solitudine
una forza d’inerzia
una sintonia sommersa
Quel pomeriggio si passava da un divano all’altro
mentre studiavo come dirti che ti avrei lasciato
tu già dormivi al quarantesimo di Roma Lazio
pensavo io a tua madre e al cane da portare a spasso
Ah voglio vivere così
col sole in fronte
L’amore ai tempi dei miei nonni era sognante
Tra di noi regnava un’ostinata consuetudine
una sintonia iperfetta
Tra di noi regnava una profonda solitudine
una forza d’inerzia
una sintonia perversa
Tra di noi regnava una profonda solitudine
una forza d’inerzia
una sintonia imperfetta
Quel pomeriggio eri un tutt’uno col divano grigio
l’avrei douto già capire sin dal primo incontro

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