Lo stendardo dei Mods della Roma

Il nuovo stendardo degli ASR Mods racchiude in se tre anime: sottocultura, ultras e cinema.

Il gruppo è presente allo stadio da molti anni ed è la faccia romanista di Piazza Capranica, mitico luogo d’incontro dei mods romani, gli appartenenti ad una delle sottoculture giovanili e britanniche più cool di sempre.

La vita da pub, gli spostamenti in Lambretta o Vespa, la presenza assidua allo stadio in casa ed in trasferta, le serate con la musica dei 60s come quella dei vari revival ed un abbigliamento impeccabile e ricercato.

Never beyond that stage

La “pezza” degli ultras romanisti fa un chiarissimo riferimento al film cult “febbre a 90”, da qui il numero presente. La pellicola è probabilmente una delle più belle del panorama cinema calcio e descrive in pieno la vita, le priorità e le emozioni di ognuno di noi, narrando la storia di un tifoso dell’Arsenal l’anno dello scudetto, quello del 1989, quello del gol di Michael Thomas al 92°…una vicenda epica del football inglese e del calcio tutto.
Di Febbre a 90° abbiamo già parlato ed abbiamo anche scritto della frase che lega tutti noi al pallone, quella che il protagonista rivolge al papà quando questi gli propone di fare altro anziche andare allo stadio a tifare i gunners: Non supereremo mai questa fase! ( Never beyond that stage).

Un particolare, non da poco, la musica di sottofondo della scena è quella di mitico pezzo dei The Who, la band che più si lega ai mods, produttori tra l’altro proprio di Quadrophenia.

Torniamo allo stendardo ed ai dettagli...perchè il mod vive dei dettagli:

  • i colori rigorosamente rosso pompeiano e giallo ocra, i colori dell’Urbe
  • il carattere è cool and clean
  • lo “zero” è un target, quello che a occhio non allenato può sembrare la coccarda tricolore, ma è di più, è uno dei simboli della cultura Mod, quello che i mods portavano sugli scooter sulle giacche come toppa e spille rimarcando l’appartenenza. Il logo dagli anni 60 è passato agli 80 ed è arrivato in Italia con il verde a sostituire il blu nell’insieme dei colori, riprendendo la nostra bandiera anzichè quella britannica. Nel caso dei tifosi della Roma chiaramente i colori sono quelli del club.
  • il numero “90” è evidentemente uniforme a quello che era il logo della nostra amatissima trasmissione Novantesimo Minuto, quella che ci ha tenuto compagnia per anni. Questo richiamo è un tocco di italianità in un progetto molto british ed ha un sapore antico che riporta alla nostra adolescenza.
  • va specificato che, nonostante il gruppo abbia sempre provveduto a fare tutto il materiale homemade come da cultura ultras, questa volta, proprio per rafforzare l’albionico legame con l’Inghilterra, quella della subculture e della terrace culture, ha delegato la composizione a Barmy Flags, che dagli anni 90 si occupa dei banners e della bandiere di centinaia di squadre di calcio inglesi.

Nella Curva Sud c’era anche in passato uno striscione “Mods Roma”, ma non rappresentava questo legame con la subcultura, era solamente l’espressione di un gruppo di tifosi di Roma est che si ispirava al film Quadrophenia, come spesso si faceva negli anni 70 ed 80, ricco spunti e con qualche accenno alla violenza.
Gli ASR Mods, quindi i modernists al seguito dell’A.S.Roma, hanno portato diverse “pezze” nei settori più caldi dell’Olimpico ed in giro per l’Italia, alcune memorabili e sempre stilose, ma questa nuova per la stagione 2019/20 ha qualcosa in più!

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