I tifosi del Celtic e le parole di una canzone irlandese

La Green Brigade espone in uno stadio di calcio le parole di un brano di musica irlandese durante un Celtic v Rangers.

Ancora una volta è la musica la protagonista di un nostro articolo ed ancora una volta parliamo dell’Old Firm e delle due realtà di Glasgow che tanto ci attraggono; molti dei voi footballer a 45 giri ci scrivono richiedendoci appunto materiale del Celtic o dei Rangers, tanto da averci spinto a chiedere direttamente ed indirettamente se ci fosse una sorta di passione alle spalle..beh, si, alcuni dei nostri lettori, come te, simpatizzano per i Gers o per i Celts.

L’Old firm e la musica


L’old Firm rappresenta di per sè uno dei derby più importanti del mondo, seppur calcisticamente non troppo interessante a volte; quando c’è Rangers v Celtic ci si divide, si tende a schierarsi o di qua o di là. Abbiamo parlato più volte di quanto la musica sia protagonista di questa partita, che si gioca tutto l’anno, 365 giorni su 365, a Glasgow, come in Irlanda, ma che fa battere i cuori in tutti e 5 i continenti. Calcio si, ma anche politica: unionisti contro repubblicani, filo inglesi contro irish, protestanti contro cattolici etc etc..allo stadio, che sia Ibrox o il Celtic Park, i tifosi, oltre ai soliti cori di sotegno alla squadra del cuore e di scherno verso gli avversari, intonano anche canti lontani dal football, come le canzoni tradizionali, gli inni, i brani politici, le marce militari o le ballate che raccontano la guerra.

They hung out the flag of war

Oggi ti vogliamo parlare però non di un coro da stadio, ma dello striscione dei tifosi del Celtic. Siamo all’Old Firm del settembre 2016 e si gioca in casa degli Hoops al Celtic Park; la Green Brigade, il gruppo attivo della tifoseria biancoverde, espone una tricolore irlandese con una scritta enorme che copre gran parte del settore: They hung out the flag of war.
La frase è parte del testo della canzone Foggy Dew, una delle più famose del filone irlandese repubblicano. La nebbia del mattino, questa la traduzione, racconta la Easter rising, la ricolta di Pasqua del 1916; il testo richiama alle armi i giovani irlandesi per combattere contro gli inglesi..all’epoca alcuni dei bhoys invece avevano scelto di arruolarsi a fianco dell’esercito inglese impegnato nella prima guerra mondiale. E’ particolare il fatto che una canzone non di pace, sia stata scritta da un prete, Canon Charles O’Neill…a dire il vero però lui si occupò del testo, la misica er agià di un’altra ballata:
The Moorlough Shore.

Per noi, la versione di Sinhead O’Connor e dei Chieftains:

As down the glen one Easter morn 
to a city fair rode I
There Armed lines of marching men 
in squadrons passed me by
No fife did hum nor battle drum 
did sound it’s dread tatoo
But the Angelus bell 
o’er the Liffey swell 
rang out through the foggy dew.

Right proudly high over Dublin Town 
they hung out the flag of war
‘Twas better to die ‘neath an Irish sky 
than at Sulva or Sud El Bar
And from the plains of Royal Meath 
strong men came hurrying through
While Britannia’s Huns, 
with their long range guns 
sailed in through the foggy dew.

‘Twas Britannia bade our Wild Geese go 
that small nations might be free
But their lonely graves are by Sulva’s waves 
or the shore of the Great North Sea
Oh, had they died by Pearse’s side 
or fought with Cathal Brugha
Their names we will keep 
where the fenians sleep 
‘neath the shroud of the foggy dew

But the bravest fell, and the requiem bell 
rang mournfully and clear
For those who died that Eastertide 
in the springing of the year
And the world did gaze, in deep amaze, 
at those fearless men, but few
Who bore the fight 
that freedom’s light
might shine through the foggy dew.

Ah, back through the glen I rode again 
and my heart with grief was sore
For I parted then with valiant men 
whom I never shall see more
But to and fro in my dreams I go 
and I’d kneel and pray for you,
For slavery fled, 
O glorious dead, 
When you fell in the foggy dew.

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