I tifosi del West Ham ed il coro contro l’isis
Il calcio si lega alla politica, in questo caso sono i tifosi del West Ham a fare un coro contro l’isis.
Ecco gli hammers, la tifoseria del West Ham che canta una canzone contro Jihadi John, il boia dello stato islamico ucciso durante un bombardamento in Siria, al termine del derby contro il Tottenham di Novembre 2015:
Jihadi
E’ il tagliagole che spesso abbiamo visto all’opera nel filmati dei telegiornali ed è un islamico di orgine inglese, uno di quei tanti foreign fighters di cui web e tv ci parlano tanto.
Ma quali sono le parole del coro dei tifosi del West Ham?
“Jihadi John, he’s f*****g dead. He had a bomb dropped on his head”
Certo che è particolare pensare che i supporters claret & blue invece di intonare cori antisemiti, cosa successa molte volte nel corso degli anni, durante le partite contro i rivali Spurs abbiano scelto di attaccare i “muslim”..come sai già, i tifosi del Tottenham Hotspur sono in parte di origine ebraica.
I supporters delle squadre inglesi e britanniche in generale, salvo ovviamente eccezioni, non sono avvezzi al mischiare idee e sociale con lo sport, tendono a dividere le cose (ora tu che leggi stari pensando a vari casi in cui non è così, spesso casi eclatanti, ma se ci pensi ti rendi conto che sono pochi).
Calcio e musica
Questo coro da stadio unisce la musica ai tifosi poichè ritmo, note e melodia sono di un vecchio disco del 1980, inciso dall’etichetta musicale Sire Record in 45 vinile 45 giri, cantato da TomHark e dal titolo Piranhas.
Questa canzone viene spesso usata allo stadio per i tanti i cori delle tifoserie inglesi.
Gli Hammers
Il West Ham, la squadra di Londra Est, quella che era la squadra della working class, quella amabile nel periodo 60-70-80, quella che alla fine è tanto fascinosa anche se non vince, quella che viene citata in libri e film per via degli hooligans..
Gli hammers, sono stati più volte associati anche ad episodi di intolleranza verso alcune minoranze come i pakistani, nel periodo skinhead, vittime del “paki bashing”.