Ultras e musica con Bloody Riot e CS Lebowski
Gli ultras e la musica un legame incredibilmente forte, rinsaldato dalla Curva Moana Pozzi del CS Lebowski ed il loro striscione per il cantante dei Bloody Riot, Perciballi.
“Ciao Roberto, per sempre nel cuore dei teppisti” sono le parole che recita lo striscione esposto dagli Ultimi Rimasti Lebowski, il gruppo ultrà che segue la squadra fiorentina del cosiddetto calcio minore.
Bloody Riot
Roberto Perciballi, scomparso nel 2016, l’anno del quarantennale di Anarchy in the UK dei Sex Pistols, a 62 anni, era il leader della band Bloody Riot, band punk hardcore nata nel 1981 per idea di 4 ragazzi minorenni e che ha fatto la storia della musica underground romana prima e nazionale dopo.
“Non siamo comunisti né fascisti, semplicemente teppisti” era così che inziavano i loro concerti, in locali come il mitico Uonna Club, icona della Roma ribelle, o nei centri sociali o in posti occupati. Roberto oltre ad essere il simbolo del punk e della voglia di spaccare tutto era anche un tifoso di calcio e spesso ciò lo si poteva notare durante le performance live in cui annunciava la formazione della Roma. Scrisse anche una canzone sui Fedayn, storico gruppo ultras della Curva Sud romana:Teppa life.
CS Lebowski
Non si tratta certamente di una squadra come tutte e non si tratta di una tifoseria come le altre, ma questo, se sei su questa pagina, lo sai già e non occorre dilungarci troppo. Al di là dell’impegno politico (argomento che non trattiamo per scelta), il CS Lebowski rappresenta tanto a livello di autofinanziamento, quindi di partecipazione diretta dei tifosi. Nel 2004 tutto nacque con l’AC Lebowski, poi i ragazzi hanno voluto creare una loro società ed ecco il Centro Storico Lebowski, che ancora calca i campi di periferia e di paese e regala emozioni ai propri tifosi.