Il calcio e la musica britpop

noel gallagher manchester cityIl calcio e la musica britpop sono fortemente legati e sono tanti gli anelli di questa catena, ma tutto nasce nel Gennaio 1975, durante Manchester City vs Newcastle.

Ma tutti sappiamo con certezza che il britpop, figlio del Madchester e dello shoegaze, è nato negli anni 80; allora come si può affermare che tale genere abbia origine nel decennio precedente? E poi cosa c’entra una partita di football con il britpop?

Semplice: a quel match di calcio presenziò Noel Gallagher e fu la sua prima apparizione in uno stadio di calcio.

Prendiamo in prestito l’articolo Sedotti dal Britpop, scritto da Ilenia, una affezionata fan del nostro blog ed autrice di 23labyrinth, per spiegarvi tutto.

Inghilterra, gennaio 1975: Manchester City-Newcastle; risultato finale 5-1.

Per alcuni, la nascita del Britpop  risale al clima degli anni ’80, quando l’Indie rock prende il sopravvento nei sotterranei e nei pub inglesi con i primi dischi di Primal Scream e The Pastels, effettivi precursori di un genere musicale che sarà acquisito con avidità da band come Stone Roses e Happy Mondays;
per altri, però, secondo una concezione più romantica che strettamente musicale, il Britpop nasce in diversi spazi-tempi, in diversi ambiti e da diverse circostanze.

La partita del gennaio 1975, la prima a cui assiste Noel Gallagher ne è un esempio che segna un trampolino di lancio e una particolare connotazione per il genere; nato a Manchester in mezzo a tifosi dello United, Noel sceglie, insieme al fratello Liam, di andare controcorrente tifando per la squadra della working class fino a farne un tratto distintivo della futura band: gli Oasis.
Se si parla di Oasis si parla di Britpop, se si parla di Britpop si parla di un clima di diversità e di rottura con parte del passato. Considerando quest’aspetto ci si spiega perché il genere musicale andò subito ad affiancarsi ad una vera e propria mentalità pronta a intrufolarsi tanto nelle note quanto negli armadi; a questo, come se non bastasse a esser già sedotti, si aggiunse l’atmosfera calcistica intrisa di aspetti alternativi, fancazzismo e magia musicale.
Il Britpop, difatti, fece da background negli stadi, regalando ai player grosse tifoserie incazzate ma mai stanche di intonare “Wonderwall” degli Oasis o “Just can’t get enough” dei vecchi Depeche. Per strada, comunque, la cosa non cambiava affatto: questa musica veniva fuori da ogni mattoncino rosso, si faceva spazio tra le case grazie a echi lontani che, sfiorando i passanti indifferenti, giungevano a farti compagnia in ogni angolo dell’Inghilterra.
In brevissimo tempo questa donna da lunghe gambe e buon profumo riuscì a far perdere la testa a intere generazioni: si chiamava Britpop e in tanti cercarono di averla; approdò da luoghi nascosti con un’esperienza pressoché inesistente ma con la tempestività di eleggersi autrice di una gran bella inclinazione naturale: sedurre.
Il tempo ne dimostrerà le capacità: da li a poco persino il cinema si ritrovò ad esserne affascinato proponendo pellicole come This is England, Trainspotting o lo stesso Hooligans (Green Street) con colonne sonore padroneggiate da Stone Roses, Blur, Elastica e Pulp;GreenStreetHooligans-4 nomi che si affiancheranno a quelli di Suede, Supergrass, The Verve, The Charlatans, The La’s, Ocean colour scene, The Libertines, Kula Shaker e avanti così con altri gruppi meno conosciuti che rientrarono comunque in categoria.image.jpg

I parametri? Creare note che avrebbero  riportato in auge un Inghilterra musicale passata in secondo piano rispetto al jazz e alla musica afro-americana che trovò spazio nel panorama degli anni precedenti.britpop_playlist

La scena underground convolse quasi tutti: in quegli anni se non apprezzavi il Britpop evidentemente non lo conoscevi ancora. Oppure non sapevi ascoltare i suoni che fuoriuscivano dalle botteghe di vinili.E quindi, per l’epoca, eri un gran coglione. Era la sua era, il suo apice di successo e tu, anche solo guardando da lontano l’Inghilterra, non potevi non ammetterne la grossa influenza; e come il tunnel a Cruijff di George Best, Paul Gascoigne e le sue abituali espressioni divertenti in campo, la rituale avversità tra United e City, il parka che si infilò in ogni armadio, le camicie da skinhead… allo stesso modo diventarono famose le personalità di Noel e in particolare di Liam Gallagher, ma anche di Damon Albarn e Ian Brown.

In Italia, per alcuni periodi, vennero definiti i “Maradona della musica” per indicarne di fatto la popolarità che andò oltre i dischi per approdare allo stile di vita tanto ben spiegato in pezzi come “Supersonic”degli Oasis e alle ostilità tra le band; Liam-Gallagher-leftand-Da-007anche questo, senza dubbio, era il Britpop: l’aver sempre sfide di fronte, parlare a nuove menti e far appassionare al genere e a quel tipo di cultura non disdegnando, di certo, l’eccesso, l’esagerazione o i cliché meno nobili.
Nel momento in cui il rapporto seduttivo tra uomo e musica divenne anche motivo di resistenza contro le leggi borghesi e conformiste della società, in numerosi si lasciarono incantare dal fascino della sregolatezza che implicò, per ovvio, risse, alcool, tendenze varie, tanto sfide tra tifoserie quanto sfide tra fans delle band dell’epoca.
In ogni caso, la cultura britannica ne risentì  fino a un punto di non ritorno; che si affermi che il genere sia scomparso o meno, certo è che modificò gran parte del modo di pensare e agire delle generazioni degli anni ’90 e non solo.f822ab6aa7a09786b5c1ee49b737ffe2

I brandelli si trascinano fino a oggi, fino ai nostalgici che continuano a seguire quel che rimane dei vecchi gruppi, fino a coloro per cui questa musica sarà presente nel passato come nel futuro e, forse, anche a fino a te che sei uno dei tantissimi che si lasciò incantare senza riuscire mai a tornare indietro. È questo che succede con un certo tipo di seduzione e poco importa che tu non l’abbia vissuta da vicino o soltanto come sregolatezza: tu la senti, da chissà quale parte del mondo tu la cerchi e la trovi, quella musica che può caratterizzarti per la vita.
Se così non fosse, se ciò non fosse ancora accaduto:  va e lasciati sedurre dalla magia del Britpop.

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