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La canzone dei tifosi del Vojvodina

firma-supporters-vojvodinaLa canzone dei tifosi del Vojvodina è una cover del brano oi! dei Nabat che parla del club di calcio, degli ultras e della città.

Torniamo quindi nuovamente a parlare del legame tra gli ultras e la musica e soprattutto tra i tifosi di calcio e le sottoculture giovanili, tema a noi carissimo!

Ecco la canzone dei tifosi del Vojvodina:

Il testo:

Tribine tvoje čuće se, uvek kada ti je teško U pobedi i u porazu ti znaj da mi smo tu Ti si ponos, naša snaga, divimo ti se Vojvodino znaj da volimo te Čitav vek si prva dama Srca naša dali smo ti davno Gde god da odemo nosićemo ime tvoje slavno Vojvodina pola bela pola crvena Novog Sada ponos najveća

La traduzione in italiano:
Quando sara difficile gli spalti si sentiranno Nella vincita e nella perdita tu sai che noi siamo qua Tu sei il nostro orgoglio, la nostra forza, ti ammiriamo Vojvodina sai che noi ti amiamo Tutto il secolo sei la nostra prima signora I nostri cuori te li abbiamo dati tempo fa Dovunque andremmo porteremmo il tuo nome glorioso Vojvodina, mezza bianca mezza rossa Orgoglio immenso di Novi Sad e p tradotto in italiano, non avevo messo gli accenti perche non li ho

Tempi nuovi:

La canzone originale dei Nabat, skinhead band bolognese emblema del movimento sottoculturale italiano è Tempio Nuovi..un inno per un intera generazione di ribelli! Se l’hai ascoltata anche soltanto una volta, non potrai mai dimenticare il coro iniziale che torna nel ritornello..

Il testo di Tempi Nuovi:

Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea

Per quanto tempo siamo qua, noi stiamo ancora aspettando
Secoli di immondizia non ci hanno ancora cancellato
Pensa solo a quanti siamo, pensa solo se
La nostra grande forza che cos’è

Ma non ti dimenticare mai che cosa sei, che cosa vuoi
Questo muro è alto ma potremo anche abbatterlo
E una risata, tutto quanto cambierà
La nostra grande forza che cos’è

Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea
Oooooooooooh ea ea ea

Quante volte hanno provato a farci cambiare idea
Da quanto tempo stiam pagando per i loro guai
Quante urla abbiam sentito dentro ai corridoi
Quanti volti in gabbia siamo noi

Il Fudbalski klub Vojvodina

è la squadra di Novi Sad e porta il nome della regione, gioca le partite casalinghe allo Stadio Karađorđe e vanta una lunga tradizione che inzia con la fondazione nel 1914. Questo club ha attraversato momenti difficili, come del resto tutta la città che lo ospita, centro di guerre e violenze, tipo lo scioglimento per motivi politici e dil cambio di nome forzato.

Ma come si compone la tifoseria del Vojvodina? Qual’è il gruppo ultras?

La Firma.

Da L’altrocalcio:

Nel 1974, invece, apparse il primo striscione allo stadio Karadore, Supporters from Salajka, dal nome di un quartiere di Novi Sad. A questo ne fecero seguito numerosi altri fino alla creazione ufficiale nel 1989 della Red Firm, in versione anglosassone, che più tardi sarebbe diventata Firma, per spirito cittadino ed attaccamento alla tradizione. Anche se la vera trasformazione del gruppo portante della tifoseria avvenne per l’abbattersi inevitabile della crisi economica in seguito alla guerra che coinvolse il paese tra il 1992 ed il 1995. Per la Red Firm divenne impossibile viaggiare al seguito del proprio club ed esistere. Di conseguenza, dopo un periodo di inattività, buona parte degli ultras diedero vita alla Firma, affiancata successivamente dalla Stara Garda, cioè la vecchia guardia. La Firma è, comunque, rimasta intensamente legata alle sorti del club, vedendo in ascesa il numero dei suoi seguaci, dopo un periodo non proprio brillante. E nel 2010 e nel 2011 in 7.000 hanno seguito la squadra fino a Belgrado per la finale di Coppa di Serbia, sfidando Stella Rossa e Partizan, rivali storiche in ogni epoca del campionato. La stessa Firma nella Europa League del 2011/2012 fu vittima di una svista clamorosa da parte degli organi disciplinari della UEFA. Infatti, gli ultras della Vojvodina aveva seguito la loro squadra in trasferta in Liechtenstain per sfidare il Vaduz FC. Alcuni cori di presunto stampo fascista furono male interpretati dai commissari presenti al campo. Gli sparuti cori che inneggiavano Benito Mussolini, infatti, provenivano da un settore non occupato dalla Firma, mentre ad uno striscione da loro esposto fu data un’interpretazione arbitraria. L’RFNS esposto nel piccolo impianto di Vaduz, infatti, non era che l’acronimo di Red Firm Novi Sad, combinazione di parole non impossibile da decifrare, mentre quelli dell’UEFA volutamente la identificarono con un minaccioso: Razzismo Fascismo Nazi Socialista. Un acronimo inventato che assolutamente non apparteneva alla tradizione della tifoseria di Novi Sad. La stessa si scagionò di tali infamanti accuse, facendo presente che quello non era senza dubbio il loro orientamento politico. Del resto, come la storia purtroppo insegna, Novi Sad fu martoriata dal nazifascismo nel 1942 con una delle più grandi stragi di civili che la storia stessa ricordi. Ma anche questo non sarebbe bastato, alla Vojvodina fu comunque comminata un’inutile quanto ingiusta ammenda pecuniaria di 25.000 euro. Anzi la tifoseria della Vojvodina è storicamente anti-fascista, proprio per questo motivo e lo spirito fortemente dell’estrema destra che soffia in molti stadi della Serbia da questa parte non ha attecchito. Del resto la tifoseria della Vojvodina si affida soprattutto all’orgoglio della popolazione locale. Questo club rappresenta qualcosa di fondamentale per la città, raccogliendone la provenienza dagli strati sociali più diversi tra di loro. Inoltre sia la Firma che la Stara Garda si sono adoperate per ripristinare l’antico nome del loro glorioso stadio cittadino, sorto come Karadore, in onore del primo leader serbo che lottò contro l’occupazione ottomana. Una denominazione ripudiata dall’occupazione nazista, ma anche da quella successiva del regime comunista, che optò per un più salomonico City Stadium. Il nome ne richiamava troppo lo spirito monarchico. Proprio grazie ad i suoi tifosi il Karadore è tornato, però, ad esistere. I migliori amici di quella della Vojvodina continuano ad essere i bosniaci del Borac Banja Luka, che un tempo giocavano lo stesso campionato. L’amicizia sbocciò nel 1989/90 con incontri di calcio organizzati dalle opposte tifoserie. Poi la guerra ne stemperò le buone intenzioni, anche se le nuove generazioni continuano a rispettarne l’amicizia. Alcuni graffiti in città ne celebravano il legame e la Vojvodina, al termine del conflitto, fu la prima squadra ad andare a giocare in amichevole sul terreno del Borac.

Grazie a fabio, footballer a 45 giri che si è arrabbattato per tradurre anche dal cirillico!

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