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Striscioni

Fiorentina vs Empoli, il Jaiss e lo sfottò musicale

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Durante il derby toscano tra Fiorentina ed Empoli è comparso uno striscione degli ultras viola con uno sfottò in ambito musicale che cita la discoteca Jaiss.

E già, le rivalità sono molto accese, specialmente tra i toscani, noti per un campanilismo sfrenato e così, ecco che tra empolesi e fiorentini emerge, sempre con la simpatia che li contraddistingue, la presa in giro.

Siamo abituati a cori e striscioni spesso offensivi, che citano le squadre, i risultati sportivi, la “pochezza” del tifo o della “virilità ultras”, ma anche e spesso a confronti tra le città. In questo caso la tifoseria di Firenze ha voluto evidenziare la propria superiorità, cercando di minimizzare l’importanza dei Empoli e dei suoi abitanti ed a scelto di farlo così:

Chiuso il Jaiss, è finita l’utilità della vostra città“.

Un riferimento che unisce gli ultras alla musica, dato che questo locale è il simbolo della progressive e della techno.

Jaiss:

Jaiss è solo musica è infatti il motto del locale; si tratta di una delle più importanti discoteche del panorama nazionale che ha animato le serate di Empoli e del centro Italia almeno per tutto il decennio 1994-2004.

Partivano in macchina, in treno, in pullman da tutta la Penisola per raggiungere la pista da ballo e divertirsi, con i suoni innovativi dei migliori dj, il fomento dei vocalist e..l’aiutino di qualche sostanza..

Francesconi, Ricky Le Roy, Bratti, Gabry Fasano, Micky il Delfino, Paolo Kighine, Francesco Zappalà e tanti altri nomi sono legati al Jaiss…ed a quel logo accattivante cona scimmia che balla ed esulta.

“Il simbolo del gruppo è la scimmia che gioisce, se vieni al Jaiss vedrai la gente che stupisce” diceva Francesconi!

Fasano:

Credo che negli ultimi anni i ragazzi siano più tranquilli ed educati rispetto ad anni fa anche vedendo i miei figli e il loro gruppo di amici che frequentano il mondo del clubbing, la tendenza a divertirsi in maniera naturale è più forte. Insomma, i ragazzi di oggi non sono come quelli che abbiamo avuto sotto gli occhi per tanti anni. Si è allentata la tendenza all’essere sregolati e questo è un bene

 

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