Striscione ultras Roma per l’Irlanda repubblicana
Alcuni ultras della Curva Sud romanista hanno esposto uno striscione con le parole di una canzone che inneggia all’IRA – esercito irlandese.
La foto si riferisce al 21 aprile 2013, giorno della morte dell’Iron lady, Margaret Tatcher, giurata nemica del popolo repubblicano irlandese, e data di Roma v Pescara, oltre che compleanno di Roma.
“Iron Lady rust in peace!”, queste le parole che introducono lo striscione del quale parliamo, un gioco di parole che sostituendo il “reast” con il “rust” non omaggia il politico inglese. Ma la nostra attenzione va sull’ultima parte del messaggio lanciato dai tifosi giallorossi capitolini: “Up The Ra!”.
Parliamo di un motto, molto in voga tra gli irlandesi e tra tutti coloro che ne sposano la causa. Queste parole inneggiano all’esercito repubblicano irlandese, l’IRA – Irish Repubblican Army, l’organizzazione che con la forza cerca l’indipendenza dell’Ulster, la parte nord dell’isola, facente parte del Regno Unito. Se per alcuni l’Ira è fatta da liberatori, da altri è formata da terroristi….non dedichiamo altro spazio alla questione irlandese, per evitare di sfociare in politica, argomento non da trattare qui, dove si parla di calcio e di musica.
L’Irlanda è però spesso presente negli stadi e nei discorsi di chi lo stadio lo vive, da ultras o da tifoso; basta pensare che fin da bambini siamo abituati a prendere posizione su tutto e quasi tutti noi abbiamo preso le parti ad esempio ai Rangers di Glasgow o ai Celtic, realtà calcistiche scozzesi, ma completamente specchio della situazione irlandese, con le due trincee ben definite: unione v repubblica (indipendenza).
Ma perchè in Curva Sud allo stadio Olimpico questo messaggio solidale con gli irlandesi?
Molti associano la tifoseria romanista all’Irlanda e quella della Lazio all’Inghilterra; i biancocelesti si sono contraddistinti in passato per il loro tifo all’inglese, nonchè per le simpatie per i Blues Brothers (i lealisti di Chelsea e Rangers) e ancora oggi all’estero per la presenza tra le file di un certo Paul Gascoigne, simbolo della nazionale dei Three Lions e di una certa filosofia tutta britannica; alcuni romanisti hanno un’amicizia con i ragazzi dello Shamrock Rovers, squadra molto “irish” e sponda gialorossa chi non ricordala la Coppa dei campioni persa per mano di un club inglese, il Liverpool, in una giornata ricca di scontri tra tifosi…in teoria queste definizioni lasciano il tempo che trovano, specialmente al giorno d’oggi, specialmente nell’era dell’individualismo e del web 4.0. Quello che però fa la differenza è che dal 1998 tra i gruppi ultras a seguito dell’AS Roma c’è stato l’Irish Clan, il cui nome la dice lunga: romanismo ed Irlanda, Lupa ed Arpa! Non è un caso che in Curva Sud ancora ad oggi si possano notare dei riferimenti all’Irlanda, come il tricolore.
Up the Ra
Ma la musica in tutto ciò che cosa c’entra?
C’entra perchè il motto Up the Ra è lo stesso di una canzone mitica del panorama folk-irish, il cui titolo in verità è The SAM song…laddove SAM è il nome dei missili terra aria usati dall’IRA contro l’esercito regolare inglese.
Well I have been a Provo now for fifteen years or more
Of ArmaLites and mortar bombs I thought I knew the score
Now we have a weapon that we’ve never used before
The Brits are looking worried and they’re going to worry more
Tiocfaidh ár lá, sing up the ‘RA
SAM missiles in the sky
I started out with petrol bombs and throwing bricks and stones
There were a hundred more lads like me I never was alone
Soon I learned that bricks and stones won’t drive the brits away
It wasn’t very long before I joined the IRA
Tiocfaidh ár lá, sing up the ‘RA
SAM missiles in the sky
Then there came internment in the year of ’71
The Brits thought we were beaten that we were on the run
On that early august morning they kicked in our back door
But for every man they took away they missed twenty more
Tiocfaidh ár lá, sing up the ‘RA
SAM missiles in the sky
I spent eight years in the cages had time to think and plan
Although they locked away a boy I walked out a man
There’s only one thing that I learned while in a cell I lay
The Brits will never leave us until they’re blown away
Tiocfaidh ár lá, sing up the ‘RA
SAM missiles in the sky
All through the days of hunger strike I watched my comrades die
And in the streets of Belfast you could hear the women cry
I can’t forget the massacre that Friday at Loughgall
I salute my fallen comrades as I watch the choppers fall
Tiocfaidh ár lá, sing up the ‘RA
SAM missiles in the sky